Descrizione della collezione
Per quanto i primi dipinti siano stati acquisiti alla fine degli anni Cinquanta, la Galleria della Cassa di Risparmio di Cesena è frutto di un collezionismo giovane, sorto negli ultimi vent’anni. Alcune linee guida l’hanno ispirata. In primo luogo il progetto di dare vita ad una collezione di pittura antica che illustri momenti significativi della tradizione artistica in Emilia e in Romagna, dal Quattrocento al Settecento; inoltre l’intenzione di recuperare opere importanti, che antiche e moderne vicende dispersive avevano allontanato dai luoghi di produzione; infine l’istituzione di un autentico museo pubblico, di libero accesso a tutte le persone interessate. Dal 1991 è infatti aperto al pubblico un percorso museale al primo piano della sede centrale della Cassa di Risparmio di Cesena, che esibisce oltre settanta opere, che dal Rinascimento romagnolo, rappresentato dalle tavole di Marco Palmezzano, giungono al barocchetto bolognese esemplificato dalla leggerezza di tocco di Nicola Bertuzzi, passando attraverso l’età raffaellesca dei Bagnacavallo, di Girolamo Marchesi da Cotignola e Luca Longhi, il manierismo emiliano di Prospero Fontana, della figlia Lavinia e di Bastianino, il Seicento di Lionello Spada, Lanfranco, Guercino e Cagnacci fino all’età barocca di Canuti, Viani, Creti e Crespi. Altri dipinti documentano le relazioni della pittura emiliana con altre aree geografiche, quali la Toscana e il Veneto.