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Descrizione della collezione

La Fondazione Tercas ha avviato nel dicembre 1994, con l’acquisto dalla duchessa Fiorella Acquaviva d’Aragona di un dipinto raffigurante il Cardinale Giulio Acquaviva (1546-1574), una raccolta di opere d’arte che comprende n. 38 quadri e oltre 400 pezzi in maiolica e porcellana. In particolare, la collezione di quadri comprende, oltre all’opera sopra citata, n. 21 disegni eseguiti con tecniche diverse (carboncino, olio, tempera) e n. 14 dipinti ad olio di Giovanni Melarangelo (Teramo 1903-1978) e n. 2 tele di Guido Montauti (Pietracamela 1918 – Teramo 1979); le prime due raccolte sono state acquistate, rispettivamente, nel 1995 e 1997 dal figlio dell’artista, Giuseppe Melarangelo, mentre le ultime 2 tele sono state cedute alla Fondazione dalla consorte dell’artista nel corso del 1997.
La raccolta di opere in ceramica è iniziata, invece, nel dicembre 2000, a seguito della donazione di quasi n. 100 opere da parte del M° Serafino Mattucci (1912-2004); la collezione, che oltre alle opere dell’artista comprende una decina di pezzi di altri autori, è in attesa di trovare adeguata collocazione in una delle sale espositive della Fondazione.
Nel 2003, poi, la Fondazione ha colto l’occasione di poter riportare a Teramo un’ampia collezione di opere in ceramica e porcellana, prevalentemente di maestri e scuola castellana, che abbraccia un periodo che va dai primi del seicento ai primi del novecento. La collezione (ora denominata Collezione Gliubich, ma nota anche con il nome De Felici ovvero De Felici-Gliubich) è stata raccolta, per un arco di due secoli a partire dalla prima metà del XIX secolo, dalla famiglia abruzzese Marchesi De Felici Del Giudice di Pianella, in Provincia di Pescara; dopo che nel 1994 era stato apposto, tramite decreto ministeriale, il vincolo della Soprintendenza ai Beni Ambientali, Architettonici, Storici e Artistici dell’Abruzzo, l’insieme delle opere è stato ceduto, nel 2000, al signor Marcello Gliubich dell’Aquila, da cui la collezione è stata infine acquistata dalla Fondazione.La raccolta comprende attualmente circa 300 pezzi tra targhe, piatti, tondi, vasi e albarelli da farmacia di autori appartenenti alle maggiori famiglie di maestri ceramisti castellani quali Gentile, Grue, Cappelletti, Fuina, ma anche provenienti da Bussi, Capodimonte, Faenza, oltre che da laboratori cinesi, francesi, nord-europei, di Sèvres, Richard – Ginori, Meissen; essa è ospitata nelle sale espositive di Palazzo Melatino, storico immobile divenuto ad inizio 2010 sede dell’Ente.In occasione dell’inaugurazione di quest’ultima, infine, sono state concessi in comodato, al fine di essere anch’esse ivi esposte, 6 preziosi vasi in ceramica della collezione Orsini Colonna, datati sedicesimo secolo, di proprietà di Banca Tercas Spa.