Skip to content Skip to sidebar Skip to footer
Descrizione della collezione

Fin dalla sua costituzione, la Fondazione Monte dei Paschi di Siena ha inteso portare avanti le iniziative di carattere culturale che erano proprie della Banca del Monte dei Paschi ed il progetto di costituzione di una raccolta d’arte della Fondatone Monte dei Paschi di Siena, che ha preso avvio nel 2004, nasce dal proposito di recuperare alla città opere e manufatti significativi nel panorama storco-artistico senese, sulla base di due filoni d’intervento: il primo filone, comprendente un arco cronologico che va dal tredicesimo al diciottesimo secolo; il secondo, dalla prima metà del diciannovesimo secolo ai primi decenni del Novecento. Due sono le principali finalità di tale progetto: evitare, per quanto possibile, la dispersione di importanti testimonianze dell’arte senese che possano presentarsi presso privati, sul mercato antiquario nazionale ed internazionale; incrementare, in particolare, settori oggi meno rappresentati nelle collezioni pubbliche cittadine.
Successivamente i limiti programmatici del secondo filone della collezione sono stati allargati fino a comprendere anche le opere di artisti non senesi, ma che hanno prodotto opere in rapporto alla città toscana e al suo territorio. Su questi principi si è ormai formata una collezione di eccezionale interesse storico e artistico, il cui valore consiste appunto nell’aver riunito nuclei consistenti dei momenti più importanti della ‘scuola senese’, a cominciare dal gruppo di opere del periodo gotico e rinascimentale (Segna di Bonaventura, Priamo della Quercia, il ‘Maestro dell’Osservanza’, Pietro di Francesco Orioli), a quelle del primo Cinquecento (Andrea del Brescianino, Domenico Beccafumi, Marco Pino), a quelle della cosiddetta ‘epoca terza’ della scuola senese, vale a dire della pittura a cavallo fra Cinque e Seicento (Vincenzo Rustici, Francesco Vanni, Ventura Salimbeni, Rutilio Manetti, Astolfo Petrazzi), a quella barocca (Raffaello Vanni, Bernardino Mei, Giuseppe Mazzuoli, Giuseppe Nicola Nasini). Anche l’Ottocento del periodo neoclassico e del filone accademico è degnamente rappresentato da opere di Agostino Fantastici, Alessandro Maffei, Luigi Mussini, Cesare Maccari, Arturo Viligiardi. Di particolare interesse è anche la serie di vedute di Siena e dei suoi monumenti, che sono state prodotte da alcuni pittori stranieri, evidentemente giunti in città nel corso di un tour formativo.