Skip to content Skip to sidebar Skip to footer
Descrizione della collezione

La Fondazione Friuli ha acquisito le oltre seicento opere d’arte che formavano il cospicuo patrimonio della Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone nella quale erano confluite anche le opere dei Monti di Pietà. Si tratta di dipinti, sculture, grafiche, stampe, suppellettili sacre, oreficerie, mobili, monete longobarde, miniature databili dal XVI secolo ai giorni nostri che costituiscono un insieme di rara bellezza e si pongono come imprescindibile punto di riferimento per chi voglia studiare l’arte friulana. Straordinarie le Pietà dipinte da Pomponio Amalteo, Palma il Giovane e Camillo Lorio e quelle miniate sui libri contabili seicenteschi, la statua lignea di bottega di Domenico da Tolmezzo, i dipinti di Nicola Grassi, Giannantonio Pellegrini e Placido Costanzi, la statua della Pudicizia di Luigi Minisini, il grande vaso d’argento di Luigi Conti, i tanti quadri di fine Ottocento, i quadri di Zigaina e Anzil, le opere di Mirko e Afro Basaldella, tra cui spicca la stupenda Crocifissione in ceramica colorata firmata da Afro e Mirko. Un autentico tesoro, catalogato scientificamente, che è intenzione della Fondazione preservare dall’inevitabile azione del tempo, così come accrescerlo attraverso acquisizioni mirate e particolarmente connesse con la storia locale. Operazione fra l’altro motivata dal desiderio di legare per sempre tale ingente patrimonio artistico al Friuli. Le opere, spesso di notevole rilevanza, permettono di ripercorrere a grandi linee l’evoluzione dell’arte in Friuli dall’epoca longobarda fino ai giorni nostri e trovano sistemazione negli spazi del Monte di Pietà, della stessa Fondazione o presso alcuni musei e istituzioni del territorio.