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Descrizione della collezione

Alla fine degli anni Settanta risale l’idea di modificare la destinazione d’uso di Palazzo Ricci, residenza nobiliare maceratese, da edificio di rappresentanza della Cassa di risparmio della provincia di Macerata a vero e proprio spazio museale per quel primo nucleo di acquisizioni, già fatte negli anni precedenti, che ha dato inizio alla collezione d’arte italiana del Novecento.
Oltre trecento opere tra pittura e scultura italiana del XX secolo danno corpo alla raccolta della Fondazione Carima, oggi proprietaria della stessa, facendone un caso unico nel panorama del collezionismo privato di origine bancaria, tanto per la specificità della medesima quanto per gli artisti presenti in essa.
Nelle sale del museo si sviluppa un percorso attraverso i movimenti e i maggiori protagonisti dell’arte italiana del Novecento. Dalla scultura di Medardo Rosso, figura di congiunzione tra Ottocento e Novecento, ai grandi nomi del primo e secondo Futurismo quali Boccioni, Severini, Balla ma anche Soffici, Depero, Prampolini e Pannaggi. Dalla Metafisica di De Chirico agli orientamenti del gruppo “Novecento” per poi approdare alla “Scuola Romana” con artisti della levatura di Scipione, Mafai e Raphaël.
Dagli esponenti del gruppo Corrente alle ricerche astratte, dall’universo informale di Burri e Fontana alle evoluzioni della Pop Art con Schifano, Festa, Ceroli ed altri. La raccolta si conclude, inoltre, con un consistente nucleo di sculture che documentano le ricerche plastiche del XX secolo, da Rosso alle opere di Martini, Fazzini e Basaldella sino ai grandi protagonisti del dopoguerra, quali Cascella, Mannucci, i fratelli Pomodoro e Messina. O ancora Greco, Trubbiani, Vangi, Perez e Manzù.